The Mare's Nest parla di circa dodicimila scienziati e ingegneri tedeschi che lavorarono con sedicimila schiavi per costruire le armi segrete che avrebbero ridotto Londra in rovina: quanto sono andati vicini al successo! Ecco la storia completa scritta da documenti segreti britannici e tedeschi e dai documenti privati degli scienziati e dei leader di guerra che hanno montato la controffensiva dell'intelligence britannica.
In Germania la rivalità tra le forze armate indebolì i progetti di armi concorrenti finché non fu troppo tardi; e in Gran Bretagna la disputa più tempestosa della guerra rimbombò nei corridoi di Whitehall, mentre i principali scienziati della difesa combattevano le loro battaglie personali.
Per un anno, il Gabinetto di Guerra britannico fu indotto a credere che i razzi tedeschi fossero una bufala gigante ben pianificata, un "nido di cavalla", come affermò il 25 ottobre 1943 il consigliere scientifico personale del Primo Ministro, il controverso Lord Cherwell.
Ecco le dispute segrete e gli intrighi che hanno scosso il War Cabinet per diciotto mesi vitali della Seconda guerra mondiale. Ecco anche la storia completa dell'eroico assalto del Bomber Command della RAF alle installazioni missilistiche di Peenemünde.
Questa narrazione del tremendo duello tra Hitler con i suoi scienziati e ingegneri, e il governo britannico con i suoi esperti di intelligence, scienziati e crittografi, accrescerà la reputazione del signor Irving per le sue brillanti indagini su aspetti poco noti dell'ultima guerra.
The Mare's Nest ha 336 pagine. Copertina rigida plastificata.
Giuseppe Austin Crowe –
Il libro segue un'affascinante narrazione parallela, in cui le due "parti" vengono presentate nei loro modi di pensare, ma vengono forniti accenni ai risultati di ogni decisione (diversa da quelle ovvie!) come stuzzicanti anticipazioni di ogni capitolo successivo.
L'intero argomento, ovvero lo sviluppo delle armi nella seconda guerra mondiale, può sembrare vasto, ma in realtà si tratta di un trattamento degli sforzi di intelligence relativi alle armi V. Se preso in considerazione, un documento su questo argomento non dovrebbe essere più di un discorso molto ristretto e arido?
Al contrario! Il signor Irving fornisce approfondimenti sulle personalità coinvolte, trattandole in modo imparziale e senza alcun pregiudizio evidente in un modo o nell'altro.
Mi sono trovato, in due o tre occasioni, a dubitare (non accettare?) dell'analisi del signor Irving su alcune delle motivazioni del giocatore (ad esempio, Cherwell), ma poi mi sono reso conto che questo fa parte della buona scrittura di questo libro: un punto di vista non è così martellato da non essere lasciato aperto a qualche interpretazione. Questo, trovo, è encomiabile.